VERA STASI

 

 

FIGURE SONORE
di Barbarini/Bacalov/Cinque

con

Silvana Barbarini
Cristina Failla
Claudia Pescatori
Nadia Scarpa


produzione
Vera Stasi


Figure Sonore è il titolo di un breve concerto di partiture gestuali.
I movimenti sono costruiti su ritmi ripetitivi molto semplici, evocativi di stati d’animo, come sono le canzoni, come erano le antiche forme di narrazione cantata.
Le danze, in forma di brani staccati, sono partiture per ‘coro’ e più precisamente per coro femminile. Si avverte una dimensione di pensiero collettivo: figure che guardano, che accompagnano, che commentano partecipando, in uno stato di ascolto di sè e di ascolto reciproco.

 

"Quattro donne danno vita, attraverso una partitura gestuale di elementi ritmici sempre più complessi, a una serie di figure ancestrali e quasi pietrificate" (Sara Chiappori, La Repubblica, aprile 2001)

"Il segreto della bellezza dello spettacolo è in quella semplicità che dagli elementi della scena passa alla purezza delle forme ed ai contenuti del lavoro. Ritmi, sospiri, sussurri e silenzi evocano i cori dei drammi greci, ma rimandano anche all'atmosfera partecipe di un'aia contadina, alla terra, agli umori delle donne. Un bel contrasto con la purezza cristallina della composizione, come una sfera trasparente dalla quale questi umori sembrano sfumare." (Giulia Salvagni, Avvenimenti, maggio 1999)

"...e poi la danza, che Silvana Barbarini ha coreografato sull'idea di un coro percussivo: di un unico corpo sonoro, risonanti il piede il petto le mani la testa il bacino; di figure del mondo antico della lamentazione e della rassicurazione. Figure che si concludono in se stesse con un suono. O con un silenzio simile al battito di una mano sola." (Luigi Cinque, Officina Mediterraneo, maggio 1996).